Il vagabondo delle stelle
Titolo: Il vagabondo delle stelle
Titolo originale: The star rover
Autore:Jack London
Anno di prima pubblicazione: 1915
Acquista questo libro suTitolo originale: The star rover
Autore:Jack London
Anno di prima pubblicazione: 1915
Contenuto: Il vagabondo delle stelle è un romanzo dello scrittore americano Jack London pubblicato nel 1915. È una storia di reincarnazione. Una storia incorniciata è raccontata in prima persona da Darrell Standing, un professore universitario che sta scontando l'ergastolo nella prigione di stato di San Quentin per omicidio. I funzionari della prigione cercano di spezzare il suo spirito per mezzo di uno strumento di tortura chiamato "la giacca", una giacca di tela che può essere allacciata strettamente in modo da comprimere tutto il corpo, provocando angina. Standing scopre come resistere alla tortura entrando in una sorta di stato di trance, in cui cammina tra le stelle e sperimenta porzioni di vite passate.
Frasi di “Il vagabondo delle stelle” 11 citazioni
- La trovi in Reincarnazione
“Chi sarò nella mia prossima vita? Ecco il punto interrogativo che mi preoccupa.”
- La trovi in Bene e Male
“Riuscire a dimenticare è segno di uno spirito forte ed equilibrato.”
“Si chiamava Igar ed io la sedussi coi canti che levavo al crepuscolo, perché era destinata a divenire la progenitrice di una stirpe di uomini, perché era robusta e aveva un grosso seno e non poteva che sentirsi attratta da quell’uomo dall’ampio torace, muscoloso, che cantava la sua bravura nell’uccidere uomini e nel procacciarsi la carne e le...” (continua)(continua a leggere)
- La trovi in Infelicità
- La trovi in Reincarnazione
- La trovi in Bene e Male
“Anche gli uomini più intelligenti sono a volte crudeli. Gli imbecilli lo sono in modo incredibile.”
- La trovi in Reincarnazione
“Un tempo punivamo con estrema severità e uccidevamo rapidamente. Lo facevamo assecondando il nostro desiderio o, se vi pare, il nostro capriccio, ma non eravamo ipocriti. Non facevamo appello alla stampa, al pulpito, all’università perché ratificassero la nostra volontà di dare sfogo agli istinti più selvaggi.”
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