La solitudine dei numeri primi
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Contenuto: Dall'autore di Cielo e Terra , un romanzo sensazionale sulla possibilità che un "numero primo" possa mai veramente connettersi con qualcun altro.
Alice e Mattia sono entrambi disadattati "primitivi" perseguitati dalle prime tragedie. Quando i due si incontrano da adolescenti, riconoscono l'uno nell'altro uno spirito affine e danneggiato. Anni dopo, un incontro casuale li riunisce e fa emergere in superficie le emozioni nascoste di una vita. Ma due numeri primi potranno mai trovare il modo di stare insieme?
Alice e Mattia sono entrambi disadattati "primitivi" perseguitati dalle prime tragedie. Quando i due si incontrano da adolescenti, riconoscono l'uno nell'altro uno spirito affine e danneggiato. Anni dopo, un incontro casuale li riunisce e fa emergere in superficie le emozioni nascoste di una vita. Ma due numeri primi potranno mai trovare il modo di stare insieme?
Frasi di “La solitudine dei numeri primi” 33 citazioni
“Lei e Mattia erano uniti da un filo elastico e invisibile, sepolto sotto un mucchio di cose di poca importanza, un filo che poteva esistere soltanto fra due come loro: due che avevano riconosciuto la propria solitudine l’uno nell’altra.”
- La trovi in Fare impresa
“Le scelte si fanno in pochi secondi e si scontano per il tempo restante.”
- La trovi in Ragione e Sentimento
“Gli eccessi del mondo, di qualunque forma essi fossero, non lo riguardavano davvero, cozzavano contro il suo equilibrio e il suo raziocinio e lui preferiva ignorarli, fingere semplicemente che non esistessero.”
- La trovi in Altre frasi d'Amore
“Tutto l’affetto dei genitori si risolve in piccole premure, nelle stesse preoccupazioni che i suoi elencavano al telefono ogni mercoledì: il mangiare, il caldo e il freddo, la stanchezza, a volte i soldi. Tutto il resto giaceva come sommerso a profondità irraggiungibili, in una massa cementificata di discorsi mai affrontati, di scuse da fare e...” (continua)(continua a leggere)
“Mattia pensava che lui e Alice erano così, due primi gemelli, soli e perduti, vicini ma non abbastanza per sfiorarsi davvero.”
- La trovi in Matematica
“Tra i numeri primi ce ne sono alcuni ancora più speciali. I matematici li chiamano primi gemelli: sono coppie di numeri primi che se ne stanno vicini, anzi quasi vicini, perché fra di loro vi è sempre un numero pari che gli impedisce di toccarsi per davvero.”
- La trovi in Altre frasi d'Amore
“Succedeva nei film e succedeva nella realtà, tutti i giorni. La gente si prendeva quello che voleva, si aggrappava alle coincidenze, quelle poche, e ci tirava su un’esistenza.”
“Il giorno della laurea arrivò come tutti i giorni e Mattia si alzò prima di sentire la sveglia. I fantasmi, che nella notte gli avevano riempito gli occhi come fogli di carta scarabocchiati, ci misero alcuni minuti prima di dissolversi.”
- La trovi in Altre frasi d'Amore
“Gli approcci sono tutti uguali, come le aperture negli scacchi. Non bisogna inventarsi niente, non serve, perché tanto si è in due a cercare la stessa cosa. Poi il gioco trova da sé la sua strada ed è solo a quel punto che ci va la strategia.”
“Ogni volta che udiva il clic dello scatto, seguito da quel leggero fruscio, si ricordava di quando da piccola catturava le cavallette nel giardino della casa in montagna, intrappolandole tra le mani chiuse a coppa. Pensava che con le foto era lo stesso, che ora lei catturava il tempo e lo inchiodava sulla celluloide, cogliendolo a metà del suo...” (continua)(continua a leggere)
“Il professore pensò che era un altro di quelli che nello studio riescono bene perché nella vita sono dei fessi. Quelli così, non appena finiscono fuori dal solco ben tracciato dell’università, si rivelano sempre dei buoni a nulla, commentò fra sé.”
“L’unica cosa certa era che lui era tornato e che lei avrebbe voluto non se ne andasse più.”
- La trovi in Malattia
“Era stato per un gesto maldestro, una mancata sincronia, che invece di salutarsi da amici, con due casti baci sulle guance, le loro bocche si erano sfiorate di fronte al portone di casa Della Rocca. Ernesto le aveva chiesto scusa, ma poi si era piegato di nuovo sulle sue labbra e Soledad aveva sentito tutta la polvere depositata sul cuore negli...” (continua)(continua a leggere)
“Avrebbe voluto dirle che studiare gli piaceva perché puoi farlo da solo, perché tutte le cose che studi sono già morte, fredde e masticate. Avrebbe voluto dirle che le pagine dei libri di scuola hanno tutte la stessa temperatura, che ti lasciano il tempo di scegliere, che non fanno mai male e che tu non puoi far loro del male.”
“Mattia lo faceva apposta a essere così silenzioso in ogni suo movimento. Sapeva che il disordine del mondo non può che aumentare, che il rumore di fondo crescerà fino a coprire ogni segnale coerente, ma era convinto che misurando attentamente ogni suo gesto avrebbe avuto meno colpa di questo lento disfacimento.”
“Dipendeva da quel luogo, ci si era attaccata con l’ostinazione con cui ci si attacca soltanto alle cose che fanno male.”
“Michela colorava per tutto il giorno disegni prestampati, andando meticolosamente fuori dai contorni e assegnando i colori a caso.”
“Come ci si sente stupidi a pensare a tutto il tempo che sprechiamo a desiderare di essere altrove.”
“Sai cos’è che mi fa rabbrividire di più? Sono tutti quei voti alti che prende. Sempre nove, dieci, sempre il massimo. C’è qualcosa di spaventoso in quei voti.”
“Gli anni del liceo erano stati una ferita aperta, che a Mattia e Alice era sembrata così profonda da non potersi mai rimarginare. C’erano passati attraverso in apnea, lui rifiutando il mondo e lei sentendosi rifiutata dal mondo, e si erano accorti che non faceva poi una gran differenza. Si erano costruiti un’amicizia difettosa e asimmetrica,...” (continua)(continua a leggere)
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