La ventisettesima città
Titolo: La ventisettesima città
Titolo originale: Twenty-seventh city
Autore:Jonathan Franzen
Anno di prima pubblicazione: 1988
Acquista questo libro suTitolo originale: Twenty-seventh city
Autore:Jonathan Franzen
Anno di prima pubblicazione: 1988
Contenuto: Il romanzo d'esordio dell'autore bestseller Jonathan Franzen. Un primo romanzo sorprendente e feroce sull'ambizione, il potere, la politica, il denaro, la corruzione e l'apatia americani.
St. Louis, nel Missouri, è una città fluviale che sta morendo silenziosamente finché non assume una nuova capa della polizia: una giovane donna carismatica di Bombay, di nome S. Jammu. Non appena il suo arrivo, però, i principali cittadini della città si ritrovano coinvolti in una cospirazione politica onnipervasiva. Un classico della narrativa contemporanea, La ventisettesima città ci mostra una metropoli ordinaria capovolta, il sogno americano che si svela nel terrore e nella commedia oscura.
St. Louis, nel Missouri, è una città fluviale che sta morendo silenziosamente finché non assume una nuova capa della polizia: una giovane donna carismatica di Bombay, di nome S. Jammu. Non appena il suo arrivo, però, i principali cittadini della città si ritrovano coinvolti in una cospirazione politica onnipervasiva. Un classico della narrativa contemporanea, La ventisettesima città ci mostra una metropoli ordinaria capovolta, il sogno americano che si svela nel terrore e nella commedia oscura.
Frasi di “La ventisettesima città” 14 citazioni
“L’inverno arrivava presto nel Kashmir, verso la fine di ottobre quando la vallata scaricava l’umidità contro le montagne per farla rotolare di nuovo a valle in forma di nuvole, densa foschia gotica che si andava a confondere per le strade di Srinagar con il fumo di legna, in una sorta di smog premoderno. La notte aveva inizio con l’invisibile...” (continua)(continua a leggere)
- La trovi in Guerra e Pace
- La trovi in Avarizia e Prodigalità
“Tutti ridacchiavano e vociavano con quell’aria felice di superiorità, sempre sgradevole, dei minorenni sul loro terreno.”
“Le sale d’attesa erano posti dov’era impossibile pensare.”
- La trovi in Superbia e Umiltà
“La solitudine ha radici nella diversità.”
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