Miracolo a Piombino
Titolo: Miracolo a Piombino
Titolo originale: Miracolo a Piombino. Storia di Marco e di un gabbiano
Autore:Gordiano Lupi
Anno di prima pubblicazione: 2015
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Autore:Gordiano Lupi
Anno di prima pubblicazione: 2015
Frasi di “Miracolo a Piombino” 7 citazioni
“Marco sapeva che certe giornate non sarebbero più tornate, la sua adolescenza avvelenata stava morendo, ci sarebbero stati i ricordi, per fortuna, un patrimonio di sogni e speranze che nessuno poteva distruggere. Marco restava un’isola nell'oceano della solitudine, uno scoglio sconvolto dai marosi della tempesta.”
Marco si sentiva uno scoglio sperduto nell'oceano dell’umanità. Quando si sentiva infelice, scriveva. Proprio come cantava Guccini. "Se son d’umore nero allora scrivo/, scavando dentro alle nostre miserie/, di solito ho da far cose più serie/, costruir su macerie/, o mantenermi vivo". Mantenersi vivo. Non era così facile. Costruire su macerie.... (continua)(continua a leggere)
“Marco era una piccola isola perduta nell’oceano dell’umanità, ma era un’isola che stava sprofondando e nessuno era in grado di fare qualcosa per impedirlo. Fiorivano le stelle nei suoi sentieri di cielo, azzurro cupo come un pensiero triste, mentre per le strade del centro storico, proprio vicino al mare, si rincorrevano gatti e parole del...” (continua)(continua a leggere)
“Marco aveva riempito quaderni su quaderni di brutte poesie, ma dentro quelle scarne parole c’era tutto quello che lui era stato, quello che avrebbe voluto abbandonare, quel che stentava a dimenticare.”
“Avrebbe voluto un bacio per dissolvere tristezze, un pensiero dove cullarsi come in un’amaca tesa tra due pini marittimi, sulla spiaggia della sua fanciullezza. I sogni della gioventù lo abbandonavano con la stanchezza dolce, molle come un soffio di scirocco, con l’aria tiepida di giugno, di un giugno solitario tra abiti colorati e pantaloni corti.”
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