Molto forte, incredibilmente vicino

Titolo: Molto forte, incredibilmente vicino
Titolo originale: Extremely Loud and Incredibly Close
Autore:Jonathan Safran Foer
Anno di prima pubblicazione: 2005

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Contenuto: Un romanzo divertente e edificante sul viaggio di un ragazzo a New York dopo l'11 settembre, scritto da uno degli scrittori più celebrati di oggi.
Oskar Schell, nove anni, intraprende una missione segreta urgente che lo porterà attraverso i cinque distretti di New York. Il suo obiettivo è trovare la serratura che si adatta a una misteriosa chiave appartenuta a suo padre, morto nel World Trade Center la mattina dell'11 settembre. Questo compito apparentemente impossibile porterà Oskar a entrare in contatto con sopravvissuti di ogni tipo, in un viaggio esaltante, toccante, spesso esilarante e in definitiva curativo. Con umorismo, tenerezza e stupore, Jonathan Safran Foer affronta i traumi della difficile storia di questo paese.

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“Io penso, penso, penso, pensando sono uscito dalla felicità un milione di volte, e mai una volta che vi sia entrato.”
Jonathan Safran Foer
[Tag:felicità, pensare, pensieri]
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“La timidezza è quando distogli lo sguardo da una cosa che vuoi. La vergogna è quando distogli lo sguardo da una cosa che non vuoi.”
Jonathan Safran Foer
[Tag:timidezza, vergogna]
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“Che rimpianto, pensare che serve una vita per imparare a vivere una vita.”
Jonathan Safran Foer
[Tag:rimpianto, vita, vivere]
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“Fu uno dei giorni più belli della mia vita, un giorno in cui vissi la mia vita e non pensai affatto alla mia vita.”
Jonathan Safran Foer
[Tag:vita, vivere]
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“La distanza che si è incuneata fra me e la mia felicità non era il mondo, non erano le bombe e le case in fiamme, ero io, il mio pensiero, il cancro di non lasciare mai la presa, l’ignoranza è forse una benedizione, non lo so, ma a pensare si soffre tanto, e ditemi, a cosa mi è servito pensare, in che grandioso luogo mi ha condotto il pensiero?”
Jonathan Safran Foer
[Tag:felicità, ossessione, pensieri, sofferenza]
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“Mi piacciono gli abbracci, la ricomposizione, la fine della mancanza di qualcuno.”
Jonathan Safran Foer
[Tag:abbraccio]
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“«Gli umani sono gli unici animali che arrossiscono, ridono, credono nelle religioni, fanno la guerra e si baciano con le labbra. Quindi, da un certo punto di vista, più diamo baci con le labbra, e più siamo». «E più si fa la guerra.».”
Jonathan Safran Foer
[Tag:baciare, guerra, natura umana, umanità]
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“Pensa! Quante persone entrano ed escono dalla tua vita! Centinaia di migliaia! Uno deve tener la porta aperta, così possono entrare! Ma possono anche uscire!”
Jonathan Safran Foer
[Tag:relazioni]
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“Non ci si può difendere dalla tristezza senza difendersi dalla felicità.”
Jonathan Safran Foer
[Tag:felicità, tristezza]
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“Spero che un giorno vivrai l’esperienza di far qualcosa che non capisci per qualcuno a cui vuoi bene.”
Jonathan Safran Foer
[Tag:affetto, agire]
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“La morte è questo. Non conta la divisa che indossano i soldati. Non conta quanto sono buone le armi. Ho pensato che se tutti avessero visto quello che io ho visto non ci sarebbero state guerre, mai più.”
Jonathan Safran Foer
[Tag:guerra, morte, soldati]
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“Tante volte succede che uno ha bisogno di scappare via subito, ma gli uomini non hanno le ali, o comunque non ancora.”
Jonathan Safran Foer
[Tag:fuggire]
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“Tutto quello che è nato deve morire, e questo significa che le nostre vite sono come i grattacieli. Il fumo sale a velocità diverse, ma le vite sono tutte in fiamme, e tutti siamo in trappola.”
Jonathan Safran Foer
[Tag:attentato, morire, vivere]

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