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Quattro etti d'amore, grazie
“Tutti credono di essere diversi, un istante prima di diventare identici agli altri.”
“L’amore non è una sfida, all'altro o a noi stessi. È stare bene con una persona.”
“Un litro di latte parzialmente scremato. Uno intero. Mezzo chilo di penne rigate. Un barattolo di fiducia. Due di marmellata alle ciliegie. Un chilo di patate, uno di illusioni. Un arrosto d'infanzia e uno di tacchino: da surgelare. Due bustine di pietà, due di lievito, una serata diversa da tutte, un cespo di abitudini, uno di lattuga, il posto...”
(continua)(continua a leggere)
“Quanto pesa quello che siamo? E quello che non abbiamo?”
“Ma tu ci pensi, Erica? A tutte le esistenze che potrebbero farci felici, se non fossimo sempre alle prese con la nostra?”
“Pensavo ma chissà dove va, da dove torna la gente, a Roma e in tutto il mondo, mentre non è a letto, abbracciata alla persona che ama: va a cercarne una, ecco dove va. Torna da quella ricerca. Il più delle volte sola.”
“L’altrove è la nostra unica reale possibilità di casa.”
“L’incontro fatale della nostra vita, forse, fa proprio così: prima ci riscatta da tutto quello che da bambini non avevamo, non eravamo. Poi, giorno dopo giorno, ci fa venire una nostalgia tremenda di tutto quello che avevamo, che eravamo. E quel riscatto ci appare improvvisamente un attentato.”