Storia della follia nell'età classica
Titolo: Storia della follia nell'età classica
Titolo originale: Folie et déraison. Histoire de la folie à l'âge classique
Autore:Michel Foucault
Anno di prima pubblicazione: 1961
Acquista questo libro suTitolo originale: Folie et déraison. Histoire de la folie à l'âge classique
Autore:Michel Foucault
Anno di prima pubblicazione: 1961
Frasi di “Storia della follia nell'età classica” 11 citazioni
- La trovi in Altre frasi d'Amore
“La malinconia è una follia senza febbre né furore, accompagnata da timore e da tristezza. Nella misura in cui è delirio – cioè rottura essenziale con la verità –, la sua origine risiede in un movimento disordinato degli spiriti e in uno stato difettoso del cervello; ma questo timore, questa inquietudine, che rendono i malinconici tristi e...” (continua)(continua a leggere)
- La trovi in Psicologia e Psicologi
- La trovi in Infelicità
“L'uomo è la più infelice e la più fragile fra tutte le creature, e nello stesso tempo la più orgogliosa.”
- La trovi in Omosessualità
“L’età moderna, a partire dal classicismo, impone una scelta differente: l’amore di ragione e quello di sragione. L’omosessualità appartiene al secondo.”
- La trovi in Religione
“Fonte di vive emozioni e d’immagini spaventose suscitate dal terrore dell’aldilà, il cattolicesimo provoca frequentemente la follia; esso fa nascere credenze deliranti, ingenera allucinazioni, conduce gli uomini alla disperazione e alla malinconia. ”
“La pazzia non è perdita astratta della ragione – né secondo il lato dell’intelligenza, né secondo quello della volontà e della sua imputabilità –, bensì è soltanto disordine interno, soltanto contraddizione entro la ragione stessa, la quale è ancora data; analogamente, la malattia fisica non è perdita astratta, cioè totale, della sanità (una...” (continua)(continua a leggere)
- La trovi in Dio
“Quando l’uomo abbandona il sensibile, la sua anima diviene come demente. In marcia verso Dio, l’uomo è più che mai esposto alla follia, e che cos’è per lui il porto di verità verso il quale la grazia infine lo spinge, se non un abisso di sragione? La saggezza di Dio, quando se ne può scorgere lo splendore, non è una ragione a lungo velata, ma...” (continua)(continua a leggere)
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