Una specie di solitudine: I diari
Titolo: Una specie di solitudine: I diari
Titolo originale: The Journals
Autore:John Cheever
Anno di prima pubblicazione: 1991
Acquista questo libro suTitolo originale: The Journals
Autore:John Cheever
Anno di prima pubblicazione: 1991
Frasi di “Una specie di solitudine: I diari ” 8 citazioni
“Credo di poter arrivare alla conclusione che la vita, così come ci passa davanti agli occhi, sia una forza creativa – che le cose vengano messe una sopra l’altra con un senso – che ciò che perdiamo in uno scambio sia più che ricompensato da quello successivo, che siamo soltanto noi, soltanto i nostri pietosi fraintendimenti a creare le...” (continua)(continua a leggere)
“Quando pecchiamo, e io ho peccato – ho assecondato le mie fantasie oscene e letto la scritta sul muro dei bagni pubblici – non sono la nostra carne e il nostro sangue che deturpiamo né la nostra possibilità di accedere all'immortalità che danneggiamo, ma è proprio tutta l’immagine della vita, splendente o scura a seconda dei casi, che sembra...” (continua)(continua a leggere)
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“Lo scrittore coltiva, espande, alleva e gonfia la propria immaginazione, sicuro che sia il suo destino, il suo scopo, il suo contributo alla comprensione del bene e del male. Nel gonfiare la propria immaginazione, gonfia anche la sua tendenza al male. Mentre gonfia la sua immaginazione, gonfia la sua tendenza all’ansia, e inevitabilmente diventa...” (continua)(continua a leggere)
“C’è una meravigliosa serietà in questa faccenda del vivere, e non ne siamo esentati in quanto poeti. Devi prendere delle precauzioni per la salute. Devi amministrare il denaro con intelligenza e rispettare i tuoi obblighi emotivi. Un altro mondo c’è, lo so, è il caos, e noi ci penzoliamo sopra attaccati a un filo. Ma il filo tiene.”
“C’è l’euforia, la sensazione che la vita non sia niente di più di ciò che appare, luce e acqua e alberi e persone piacevoli che rischiano di andare in mille pezzi per colpa di un collo, di una mano, di un’oscenità scritta sulla porta del gabinetto. C’è sempre, da qualche parte, questo accenno di aberrante carnalità.”
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“Quando il principio dell’autodistruzione si insinua nel cuore non è più grande di un granello di sabbia.”
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