Tutte le frasi di Italo Calvino
- Dal libro: Il Barone rampante
“Si conobbero. Lui conobbe lei e se stesso, perché in verità non s’era mai saputo. E lei conobbe lui e se stessa, perché pur essendosi saputa sempre, mai s’era potuta riconoscere così.”
“Alle volte uno si crede incompleto ed è soltanto giovane.”
- Dal libro: Lezioni americane
“Mi sembra che il linguaggio venga sempre usato in modo approssimativo, casuale, sbadato, e ne provo un fastidio intollerabile. Non si creda che questa mia reazione corrisponda a un’intolleranza per il prossimo: il fastidio peggiore lo provo sentendo parlare me stesso. Per questo cerco di parlare il meno possibile, e se preferisco scrivere è...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Le città invisibili
“L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e...” (continua)(continua a leggere)
“Ero intero e tutte le cose erano per me naturali e confuse‚ stupide come l’aria; credevo di veder tutto e non era che la scorza. Se mai tu diventerai metà di te stesso‚ e te l’auguro‚ ragazzo‚ capirai cose al di là della comune intelligenza dei cervelli interi. Avrai perso metà di te e del mondo‚ ma la metà rimasta sarà mille volte più profonda...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Il Barone rampante
“Se alzi un muro, pensa a ciò che resta fuori!”
- Dal libro: Palomar
“Il problema è capirsi. Oppure nessuno può capire nessuno: ogni merlo crede d’aver messo nel fischio un significato fondamentale per lui, ma che solo lui intende; l’altro gli ribatte qualcosa che non ha relazione con quello che lui ha detto; è un dialogo tra sordi, una conversazione senza né capo né coda. Ma i dialoghi umani sono forse qualcosa...” (continua)(continua a leggere)
“O Pamela‚ questo è il bene dell’esser dimezzato: il capire d’ogni persona e cosa al mondo la pena che ognuno e ognuna ha per la propria incompletezza. Io ero intero e non capivo‚ e mi muovevo sordo e incomunicabile tra i dolori e le ferite seminati dovunque‚ là dove meno da intero uno osa credere. Non io solo‚ Pamela‚ sono un essere spaccato e...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Il Barone rampante
- Dal libro: Il Barone rampante
“I nostri sentimenti si facevano incolori e ottusi‚ poiché ci sentivamo come perduti tra malvagità e virtù ugualmente disumane.”
“Se alzi un muro, pensa a cosa lasci fuori.”
“Anche ad essere si impara.”
“Matto forse non lo si può dire: è soltanto uno che c’è ma non sa d’esserci.”
- Dal libro: Il Barone rampante
“La disobbedienza acquista un senso solo quando diventa una disciplina morale più rigorosa e ardua di quella a cui si ribella.”
- Dal libro: Palomar
“Io penso che il divertimento sia una cosa seria.”
- Dal libro: Il Barone rampante
- La trovi in Genitori e Figli
“Ciò che i genitori m'hanno detto d'essere in principio, questo io sono: e nient'altro. E nelle istruzioni dei genitori sono contenute le istruzioni dei genitori dei genitori alla loro volta tramandate di genitore in genitore in un'interminabile catena d'obbedienza.”
- Dal libro: Il Barone rampante
- Dal libro: Le cosmicomiche
“Non esisteva né un prima né un dopo né un altrove da cui immigrare.”
- Dal libro: Le città invisibili
“Arrivando a ogni nuova città il viaggiatore ritrova un suo passato che non sapeva più d'avere: l'estraneità di ciò che non sei più o non possiedi più t'aspetta al varco nei luoghi estranei e non posseduti.”
“Tutti abbiamo una ferita segreta per riscattare la quale combattiamo.”
“Forse non farò cose importanti, ma la storia è fatta di piccoli gesti anonimi.”
“Ogni incontro di due esseri al mondo è uno sbranarsi. Vieni con me‚ io ho la conoscenza di questo male e sarai più sicura che con chiunque altro; perché io faccio del male come tutti lo fanno; ma‚ a differenza degli altri‚ io ho la mano sicura.”
“Cosa fosse quel poter chiudere gli occhi, perdere coscienza di sé, affondare in un vuoto delle proprie ore, e poi svegliandosi ritrovarsi eguale a prima, a riannodare i fili della propria vita, Agilulfo non lo poteva sapere, e la sua invidia per la facoltà di dormire propria delle persone esistenti era un’invidia vaga, come di qualcosa che non...” (continua)(continua a leggere)
“La tua casa, essendo il luogo in cui tu leggi, può dirci qual è il posto che i libri hanno nella tua vita, se sono una difesa che tu metti avanti per tener lontano il mondo di fuori, un sogno in cui sprofondi come in una droga, oppure se sono dei ponti che getti verso il fuori, verso il mondo che t’interessa tanto da volerne moltiplicare e...” (continua)(continua a leggere)
- La trovi in Sogno e Realtà
- Dal libro: Le città invisibili
“La città non dice il suo passato, lo contiene come le linee d’una mano, scritto negli spigoli delle vie, nelle griglie delle finestre, negli scorrimano delle scale, nelle antenne dei parafulmini, nelle aste delle bandiere, ogni segmento rigato a sua volta di graffi, seghettature, intagli, svirgole.”
- Dal libro: Il Barone rampante
- Dal libro: Il Barone rampante
“Il significato della lotta, il significato vero, totale, al di là dei vari significati ufficiali è una spinta di riscatto umano, elementare, anonimo, da tutte le nostre umiliazioni.”
- Dal libro: Le città invisibili
- Dal libro: Le città invisibili
“Evitavo di discorrere con gli altri, e anche di salutare, perché le conoscenze, si sa, a cominciarle è niente ma poi si resta legati.”
- Dal libro: Il Barone rampante
“Si è ragazze di campagna, ancorché nobili, vissute sempre ritirate, in sperduti castelli e poi in conventi; fuor che funzioni religiose, tridui, novene, lavori dei campi, trebbiature, vendemmie, fustigazioni di servi, incesti, incendi, impiccagioni, invasioni d’eserciti, saccheggi, stupri, pestilenze, noi non si è visto niente. Cosa può sapere...” (continua)(continua a leggere)
“La mia ombra si spaventò della luna e mi si rannicchiò tra i piedi.”
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