Frasi sul fantasticare

“Perché io possa arrivare al culmine e lasciarmi andare, bisogna che la meccanica sia assistita dal fantasticare più profondo, da un inebriante cinema mentale che non sopporta il cicaleccio amoroso.”
Truman Capote

“È cosa che facciamo sia in sogno sia da svegli: prima inventiamo e fantastichiamo sull'individuo con cui abbiamo a che fare, e lo dimentichiamo subito.”
Friedrich Wilhelm Nietzsche

“Fantasticare è più facile che lavorare: ecco l'origine del socialismo (per lo meno del pigro socialismo russo).”
Vasilij Vasilevich Rozanov

Se è possibile immaginarsi due globuli rossi seduti vicini che si chiedono: "Ci sarà mai una forma più in alto di noi sulla scala dell'evoluzione?" allora potrete anche figurarvi quanto siano ridicole due persone che camminano lungo la strada chiedendosi se ci sarà mai una forma più in alto dell'uomo sulla scala dell'evoluzione.
Robert M. Pirsig

“È meglio sognare la propria vita che viverla, benché viverla sia ancora sognarla.”
Marcel Proust

“Quando in Italia nasce qualche nuovo progetto, di solito i suoi promotori tracciano un programma grandioso dei successi futuri, e formulano per contro una previsione molto limitata dei problemi da affrontare.”
Michail Osorgin

“La disgrazia di Don Chisciotte non è la sua fantasia, è Sancio Pancia.”
Franz Kafka

“Tu sei un individuo socialmente isolato che vuole disperatamente comunicare con un essenziale mondo immaginario.”
Jonathan Franzen

“Adoravo dormire con la finestra aperta. Le notti di pioggia erano il massimo: la aprivo e appoggiavo la testa sul cuscino e chiudevo gli occhi e sentivo il vento sul viso e ascoltavo gli alberi ondeggiare e scricchiolare. Di tanto in tanto il vento, se ero fortunato, mi portava sul viso una goccia di pioggia, e io immaginavo di stare sulla mia...” (continua)(continua a leggere)
Neil Richard Gaiman

“In qualche altro mondo probabilmente è diverso. Meglio di così. Esisteranno chiare alternative fra bene e male. Non queste oscure commistioni, queste mescolanze, senza gli strumenti adeguati per distinguerne le componenti.”
Philip K. Dick