Frasi sul fantasticare

“Sognavo il mio futuro biglietto da visita! Sul serio! Una vera e propria ossessione. Non pensavo ad altro che al giorno in cui avrei potuto sguainare un biglietto da fare impallidire tutti gli amanti del genere. Era questo, in fondo, il mio grande progetto!”
Daniel Pennac

“Il giorno del matrimonio non riesci mai a prevedere nemmeno lontanamente che un giorno o l’altro odierai il tuo sposo, che lo guarderai e rimpiangerai di avere anche solo scambiato una parola con lui, figuriamoci un anello e fluidi corporei.”
Nick Hornby

“È come stare in un bel romanzo picaresco. Per una volta, gustiamoci il denso profumo del male. Godiamoci la discesa sulle rapide. E se dovremo precipitare dalle cascate, faremo insieme una caduta spettacolare!”
Haruki Murakami

“Il sogno a occhi aperti è presto circoscritto, la realtà, qualunque cosa si intenda per essa, mai.”
Aldo Busi

“L'uomo ingegnoso è sempre pieno di fantasia e l'uomo veramente dotato di immaginazione non è altro che un analista.”
Edgar Allan Poe

“Dominatevi. Nel caso, reprimetevi. Pensate a voi come alle protagoniste di un capolavoro della letteratura russa. Vivete con serenità la vostra vita, ma consapevoli di avere smarrito qualcosa. Rassegnatevi all’idea di pensare spesso al cibo, più spesso di quanto capiti agli altri, come a un amore perduto.”
Guia Soncini

“Le gioie maggiori della nostra vita sono fuori della realtà.”
Natalia Ginzburg

“Tutti abbiamo il diritto di fare, un giorno, un viaggio in un Paese immaginario.”
Maxence Fermine

“Mentre mi addormento, cerco di immaginare un mondo futuro in cui non ci siano Hunger Games o Capitol City. Un posto come il prato della canzone che ho cantato quando è morta Rue. Dove il figlio di Peeta potrebbe essere al sicuro.”
Suzanne Collins

“Entra mentalmente in un ascensore affollato, un ascensore così affollato che non riesci a girarti senza sbattere (esasperandolo) contro il tuo vicino. Un ascensore così affollato che spesso rimani sollevato a mezz’aria. Il che è una specie di benedizione, perché il pavimento inclinato è fatto di fil di ferro che ti sega i piedi. Dopo un po’...” (continua)(continua a leggere)
Jonathan Safran Foer