Avidità
Citazioni e aforismi sull'avidità
Descrizione Tema
Zio Paperone si tuffava dal trampolino del suo immenso caveau in un mare di monete gialle: sguazzava letteralmente in un mare di denaro. Era avido, ne voleva sempre di più ed i soldi non erano mai abbastanza per lui. Il suo vizio alberga anche nella natura umana e ci spinge a cercare sempre nuovi sistemi per ottenere soldi da sperperare in spese pazze. L’avido controlla il proprio conto in banca ogni sera prima di andare a letto e la mattina fa colazione osservando le quotazioni dei propri indici azionari. Le cifre che accompagnano la sua giornata devono assolutamente essere precedute dal segno ‘+’, le perdite non sono contemplate. Di punto in bianco l’avido può decidere di far installare nel suo salotto dotato di maxischermo al plasma un acquario alto un paio di metri, può chiamare un’impresa di vivaistica per rifare il look al proprio immenso giardino, può voler cambiare forma alla piscina interrata sul retro. Fare soldi è uno dei due pensieri costanti che affollano la sua mente, l’altro è come spenderli.
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“Il declino di Roma fu l'effetto naturale ed inevitabile della grandezza smisurata. La prosperità fece maturare il principio di decadenza; le cause di distruzione si moltiplicarono con l'estendersi delle conquiste; e non appena il tempo o gli incidenti ebbero rimosso i supporti artificiali, il tessuto stupendo cedette sotto la pressione del...” (continua)(continua a leggere)
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- La trovi anche in Speranza e Disperazione
“Il nostro mondo è un mondo di cose. È fatto di comodità e di lusso, oppure del desiderio di entrambi... è un mondo adatto ai monomaniaci ossessionati dall'idea del progresso, ma di un falso progresso, di un progresso che puzza. È un mondo ingombro di oggetti inutili che uomini e donne, per farsi sfruttare e avvilire, imparano a considerare utili.”
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- La trovi anche in Speranza e Disperazione
- Dal libro: Lettere a Lucilio
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“La volontà di potere, come l'era moderna da Hobbes a Nietzsche l'ha recepita, lontano dall'essere una caratteristica dei forti, è, come l'invidia e la grettezza, tra i vizi dei deboli, e probabilmente anche il più pericoloso di questi. Il potere corrompe davvero quando i deboli si uniscono per rovinare i forti, ma non prima.”
- Dal libro: Favole
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