Tutte le frasi di Michele Serra
“La qualità è l'ossigeno che ci manca, e se l'Italia è in asfissia è perché da troppi anni respiriamo mediocrità.”
- La trovi in Insulti celebri
“Jovanotti, idolo dell'estate danzerina, è pura lobotomia musicale. Dal demenziale alla demenza il salto non è di poco conto... si veste da scemo, canta in modo scemo canzoni sceme, incarna perfettamente quel giovanilismo da gelateria, superficiale e incolto, già santificato dal pubblico di Drive in, ridente per contratto... Di Jovanotti riesco...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Gli sdraiati
“So che non ti piace camminare, ma guarda che è solo un pregiudizio. Camminare è una guarigione. Un’esperienza di salvezza. Mi devi credere.”
- Dal libro: Ognuno potrebbe
- Dal libro: Gli sdraiati
- Dal libro: Gli sdraiati
“È anni dopo, è quando tuo figlio (l’angelo inetto che ti faceva sentire dio perché lo nutrivi e lo proteggevi: e ti piaceva crederti potente e buono) si trasforma in un tuo simile, in un uomo, in una donna, insomma in uno come te, è allora che amarlo richiede le virtù che contano. La pazienza, la forza d’animo, l’autorevolezza, la severità, la...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Gli sdraiati
“Tu sei il consumista perfetto. Il sogno di ogni gerarca o funzionario della presente dittatura, che per tenere in piedi le sue mura deliranti ha bisogno che ognuno bruci più di quanto lo scalda, mangi più di quanto lo nutre, illumini più di quanto può vedere, fumi più di quanto può fumare, compri più di quanto lo soddisfa.”
- Dal libro: Gli sdraiati
- Dal libro: Ognuno potrebbe
- Dal libro: Gli sdraiati
- Dal libro: Gli sdraiati
Siete arrivati in un mondo che ha già esaurito ogni esperienza, digerito ogni cibo, cantato ogni canzone, letto e scritto ogni libro, combattuto ogni guerra, compiuto ogni viaggio, arredato ogni casa, inventato e poi smontato ogni idea... e pretendere, in questo mondo usato, di sentirvi esclamare “che bello!”, di vedervi proseguire entusiasti... (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Gli sdraiati
- Dal libro: Ognuno potrebbe
- Dal libro: Gli sdraiati
“Ripenso con rimpianto a quella felice marginalità infantile, a quella pre-vita così densa di profumi, di beate solitudini, di tempo vuoto e silenzioso, quando assisto alle omissioni o alle complicità degli adulti, nei ristoranti, di fronte a schiamazzi e corse forsennate dei loro piccoli cari, resi isterici da una promiscuità imposta e priva di...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Gli sdraiati
- Dal libro: Ognuno potrebbe
“La coppia, come forma di comunità, è diventata troppo impegnativa per un’umanità di narcisi patologici. La coppia è l’embrione di qualunque tipo di società. Uno più uno, la somma più elementare, quella che rende possibili tutte le altre somme. Se non si riesce a fare più neanche uno più uno, vuol dire che nessun’altra somma sarà mai più...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Ognuno potrebbe
“Se ho una sindrome, è una sindrome composita. Multipla. Oltre a darmi decisamente sui nervi i selfie, l’esibizionismo individuale e di gruppo, l’abuso dell’egòfono (per non dire dell’esultanza dei calciatori che in un certo senso riassume tutte le precedenti degenerazioni in brevi sequenze, a loro modo magistrali), comincio a nutrire una inedita...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Ognuno potrebbe
- Dal libro: Gli sdraiati
“Non ti basta un ordine semiautomatico, che richiede pochi e leggeri ritocchi, ed è così logico, così necessario da funzionare per seduzione e non per costrizione. Un ordine fraterno e non paterno, tra simili, tra eguali, un contagio democratico. Un ordine poco faticoso da insegnare, poco faticoso da imparare. Soprattutto: un ordine così poco...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Gli sdraiati
“Tutto rimane acceso, niente spento. Tutto aperto, niente chiuso. Tutto iniziato, niente concluso.”
- Dal libro: Gli sdraiati
“Se non esercito il potere non è solamente per pigrizia (conta anche quella, ma non è così determinante). È soprattutto perché al potere, così come si è strutturato prima di te e di me, io non riesco più a credere. È dunque non posso, imbrogliando me stesso, imbrogliare anche te.”
- Dal libro: Gli sdraiati
“Tra simulare un’autorità ben strutturata ma finta, ed esercitarne una gracile e fluttuante, però autentica, che cosa è peggio? Dimmi, chi preferisci ritrovarti di fronte: uno che parla una lingua chiara ma non è la sua, oppure uno che parla proprio la sua ma non si capisce che accidenti sta dicendo?”
- Dal libro: Gli sdraiati
- Dal libro: Gli sdraiati
“Dicono che avresti avuto bisogno di un Padre. Un vero Padre. Che avresti avuto bisogno del suo ordine ben strutturato, ben codificato, così da poterlo fare tuo oppure confutarlo e combatterlo, e combattendolo diventare un uomo. Non c’è argomento che mi metta più in difficoltà. Del padre non ho che alcune attitudini. Per esempio quella, non...” (continua)(continua a leggere)
- La trovi in Insulti celebri
“Michael Jackson, che come capita a volte è nero, ha nella vita due obiettivi conclamati: diventare bianco, magari biondo come Jean Harlow, e non invecchiare mai come Dio.”
- La trovi in Italiani
- Dal libro: Gli sdraiati
“Lo stravacco scomposto del tuo corpo perde evidenza rispetto al tuo viso intatto, ai suoi tratti puliti. Il respiro è leggero, la fronte sgombera, le palpebre lisce e integre come un libro mai aperto. Ho la nitida sensazione che questo – esattamente questo – sia l’ultimo istante della tua infanzia. Scomparirà per poi riapparire sempre più...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Gli sdraiati
“La morte di Pier Paolo Pasolini è uno degli avvenimenti più significativi e commoventi di questo secolo. E giusto o sbagliato fosse il suo populismo, corretta o esagerata la sua percezione del moderno come catastrofe antropologica, credo che nessun intellettuale o artista italiano contemporaneo abbia così fortemente affrontato l'epoca fino a...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Ognuno potrebbe
“Minuti che si affastellano e diventano ore, ore che passano senza poterle più contare perché contarle non conta più, tempo finalmente ingannato, ignorato, puoi avere nove anni, puoi averne novanta, non ha più importanza, sei solamente il lavoro che stai facendo. Non pensi più a te stesso.”
- La trovi in Insulti celebri
“Povero Minà, eterna vittima del proprio entusiasmo. Comparire davanti alla televisione lo eccita come un bambino: l'evento gli sembra così straordinario da comunicare, per osmosi, straordinarietà anche ai suoi raccogliticci compagni di ventura.”
- La trovi in Insulti celebri
“Per quello che conta il mio giudizio ordinario e nient'affatto sublime, il Maestro mi sta cordialmente sugli zebedei. E poiché egli non possiede il monopolio dell'irritabilità, dirò che mi irritano assai, da uomo della strada, il suo rigoroso fanatismo, la sua megalomania spocchiosa, e in ultima analisi, il suo magistero artistico profondamente...” (continua)(continua a leggere)
- La trovi in Insulti celebri
“Fa un umorismo generico nel quale c'è, a malapena, lo sghignazzo del piccolo borghese.”
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“Fateci caso, ogni domanda coglie il professor Buttiglione attonito e stralunato, come la cernia nei documentari marini.”
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“È esattamente tutto ciò che io non sono. Lui ama il look, io la bellezza.”
- La trovi in Insulti celebri
“Il fatto che Biscardi sia iscritto al Pci dimostra che nel nostro partito c'è posto per tutti.”
- La trovi in Insulti celebri
Settimana dopo settimana il "Corriere" ci propone la rubrica di Alberoni: l'unico articolo, nella storia del giornalismo, che abbia incartato l'insalata prima ancora di essere dato alle stampe.
- Dal libro: Gli sdraiati
“Un’umanità sfinita e transennata cercherà di protrarre oltre ogni logico limite il proprio potere. Ho qualche probabilità di farne parte, se tengo in ordine le mie arterie, la smetto di bere e fumare, evito i formaggi. Ma potrò fare tai chi in un parco, insieme ad altri cadaveri animati come me, senza che un cecchino del Fronte di Liberazione...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Gli sdraiati
- Dal libro: Gli sdraiati
“Come raccogliere da terra, e piegare, i tuoi vestiti buttati ovunque, quelle felpe che paiono indossate da un corpo fatto di soli gomiti, bozzute anche nelle parti che non hanno ragione di esserlo, e per giunta farcite della maglietta che sfili in un solo colpo insieme a qualunque indumento sovrastante. La parte superiore del tuo vestiario è...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Gli sdraiati
“Ho visto tutto quello che non ho più da tempo, né riavrò mai più. La giovinezza può essere eterna, ho pensato. Purché si accetti che non ci appartiene più. Che passa oltre, come l’acqua di un fiume. Solo perché la giovinezza è quella degli altri noi dobbiamo odiarla?”
- Dal libro: Gli sdraiati
“Vivi sdraiato.”
- Dal libro: Gli sdraiati
“Bastava l’avvento della notte, con tutte quelle stelle in festa, le luci delle barche sul mare, il crepitio e il puzzo delle zanzare e delle falene folgorate dalla graticola azzurrastra sospesa al muro del terrazzo, a cancellare ogni malinconia, a restituirmi all’interminabile felicità dell’estate.”
- Dal libro: Gli sdraiati
“Quando basterebbe un nonnulla per chiudere il cerchio, tu lo lasci aperto. Sei un perfezionista della negligenza.”
- Dal libro: Gli sdraiati
“Oggi ti sei svegliato nello stesso momento in cui si sveglia tutta la città. Quando il concerto umano (il rombo del traffico, il clangore delle serrande, il battere dei passi) sale sempre più forte. Quando la gente va a lavorare, i bambini a scuola, tutto sembra fresco e nuovo, e tutti sembrano partecipi dello stesso ritmo, membri della stessa...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Gli sdraiati
“In cucina il lavello è pieno di piatti sporchi. Macchie di sugo ormai calcinate dal succedersi delle cotture chiazzano i fornelli. Questa è la norma, l’eccezione (che varia, in festosa sequenza) è una padella carbonizzata, o il colapasta monco di un manico, o una pirofila con maccheroni avanzati che produce le sue muffe proprio sul ripiano...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Gli sdraiati
“Quasi radiosa, in questo quadro bisunto e tendente allo scuro, è l’aureola candida che sta sotto la macchina del caffè. È fatta di zucchero. Deve sembrarti lezioso centrare con il cucchiaino la circonferenza della tazzina, e dunque spargi virilmente il tuo zucchero con il gesto largo e brusco del seminatore. Levando poi la tazzina, rimane al...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Gli sdraiati
“Ognuno è destinato a diventare il Grande Fratello di se stesso, sorvegliare filmare fotografare riprodurre ogni proprio gesto, ogni proprio sospiro, ovviamente ogni vestito e ogni accessorio, modellarsi autisticamente giorno dopo giorno senza che il cozzo con gli altri lo deformi, lo scomponga, lo confonda, lo innamori, insomma lo alteri, lo...” (continua)(continua a leggere)
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