Tutte le frasi di Paolo Rumiz
“L’odio esplode solo se c’è qualcuno che decide di servirsene.”
“Sta viaggiando: è entrato in quel misterioso gerundio dell’anima che è l’eterno presente del viaggio.”
- Dal libro: La Padania
“Come sarebbe più semplice vivere in un mondo che conferma i pregiudizi. Un mondo fatto di francesi supponenti, italiani corrotti, polacchi antisemiti, tedeschi filonazisti, serbi violenti eccetera. Ma il mondo è complesso, ti smentisce sempre, e c’è chi non lo tollera. Così c’è sempre qualcuno che vuole banalizzarti perché non regge la tua...” (continua)(continua a leggere)
“Si guardano attorno i serbi delle Krajine e dicono: mio dio, che cosa abbiamo fatto.”
“La memoria: ecco il tema chiave. Se la Germania ha pilotato il suo allargamento è anche perché ha ammesso le sue colpe storiche, e questa ammissione l’ha resa leggera e meno ambigua anche in territori dove ha compiuto i peggiori stermini. L’Italia no. L’Italia continua a far finta di non essere stata fascista e di aver vinto la guerra. Invece è...” (continua)(continua a leggere)
La pace di Dayton equivale a un riconoscimento implicito del principio della separazione etnica come strumento di pacificazione. La pace finisce col sancire la grande bugia dell’odio come causa della guerra, assolve politicamente coloro che su questa base hanno “ripulito” i territori, dà vita a un precedente pericolosissimo per altre aree... (continua)(continua a leggere)
“L’illusionismo analgesico dell’Occidente mi appare in tutta la sua demenza.”
- Dal libro: La Padania
“Stanno svendendo tutto in nome di uno sviluppo che rende infelice la gente. Questa infelicità io la chiamo `perdita traumatica del senso del luogo'.”
- La trovi in Tolleranza e Razzismo
“Sono su un Orient Express che non è un espresso e non è nemmeno Oriente. In Europa l'Oriente non c'è più, l'hanno bombardato a Sarajevo, espulso dal nostro immaginario, poi l'hanno rimpiazzato con un freddo monosillabo astronomico: 'Est'. Ma l'Oriente era un portale che schiudeva mondi nuovi, l'Est è un reticolato che esclude.”
“I viaggi che riescono meglio sono quelli che non si fa a tempo a preparare. Quelli che si affrontano senza una zavorra di libri. In leggerezza. Portandosi dietro nient’altro che l’esperienza dei nomadismi precedenti.”
“Se la fatica restasse sempre nella mente e nei muscoli, nessuno la accetterebbe. Ma se la guardi come passaggio necessario alla rigenerazione, allora diventa una cosa divina.”
“Con simmetrico fair play il comando generale della Nato, prima di ogni incursione, ha avvertito il comando serbo-bosniaco con mezz’ora di anticipo, per consentirgli lo sgombero degli uomini dagli obiettivi prestabiliti. Anche qui, come in altri casi, non è stata una guerra ma una farsa, una rappresentazione illusionistica dello scontro, recitata...” (continua)(continua a leggere)
“Dalle mie parti il pensiero forte non aleggia nei salotti e tanto meno nelle accademie, ma negli ultimi posti dove si usano le mani, perché le mani tengono lontano dal grande anestetico del web. Fra le tre e le sei del mattino, quando impasta il pane, Marco, il mio panettiere, fa una cosa che nessuno fa più.
Rimugina. E siccome legge, rimugina...” (continua)(continua a leggere)“I luoghi puoi capirli solamente se ci dormi e se cerchi di captare la voce che rilasciano col buio.”
“È pazzesco ricordare che un secolo fa, improvvisamente, così per un nonnulla, dopo decenni di benessere e tregua d’armi, in un mondo che non sa più cosa sia la distruzione, la pace finisce e si comincia a uccidersi. E poi vivere così per cinque anni, nell’abbrutimento, sapendo che puoi solo ammazzare e che in ogniistante puoi morire... È chiaro...” (continua)(continua a leggere)
“Quando capisci come è andata davvero, non puoi più sopportare che non si sappia, che non si scriva a lettere di fuoco, che non si proclami ai quattro venti e in ogni libro di scuola dell’Unione che tutto è scoppiato per caso, che la guerra era perfettamente evitabile, e che l’Europa si è suicidata così, sbadatamente, nel suo momento di massimo...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: La Padania
- Dal libro: La Padania
“Guai a dar dell’oca a una signora. Vuol dire offendere l’oca. L’oca è intelligentissima. Se un plotone di cinquecento oche avverte un pericolo, si dividono in gruppi più piccoli. Tengono i prati come un campo da golf, perché non strappano l’erba ma la tagliano col loro becco a seghetto. E se si incazzano sanno difendersi. Quel becco è peggio di...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: La Padania
- Dal libro: La Padania
“Nella terra del bracciantato gli uomini erano sempre assenti. Partivano prima dell’alba e tornavano a notte fonda; facevano lavori massacranti per paghe da fame. Le donne, invece, erano sempre lì, presenti, a tenere in piedi la casa, crescere i figli, buttarsi nel pantano delle risaie, spigolare nei campi, raccogliere i resti della trebbiatura e...” (continua)(continua a leggere)
“La diplomazia senza deterrenza è nulla.”
- Dal libro: La Padania
“Il teorema della donna del Po è semplice: il fiume non può essere maschilista, quindi fascista, quindi leghista.”
“I giornalisti sono ignoranti, anzi devono esserlo, per non farsi sommergere dagli eventi e per conservare un po' di sana meraviglia verso la vita. In compenso, imparano in fretta ciò che non sanno.”
“Spesso sento i giovani chiedersi dove andrà a finire l’Italia. Avvertono un senso di smottamento generale, visibile – più che nel teatrino della politica – nei comportamenti e nel linguaggio della gente. Intuiscono che la crisi non dipende solo dall’economia, e forse nemmeno dalle grandi manovre dei partiti. ”
“Nel convento altrui non si porta mai la propria regola.”
“Episodi di normale criminalità vengono sempre più spesso gonfiati e letti in modo etnico.”
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