“- Ci sono uomini che vivono di desiderio - dissero un giorno ad abba Serapione. - Come te lo spieghi? Rispose il santoabate: - Il desiderio, per molti uomini, è tutto quanto posseggono, tutto ciò che serve loro per dimenticare che non posseggono nulla.”
R. Kern
“- Qual è la miglior locanda del paese, fratello? – chiese un viandante a un anziano che stava sulla soglia della sua cella. - Ce ne sono due, fratello. Ma in qualunque delle due andrai, rimpiangerai di non essere andato nell’altra…”
R. Kern
“I padri del deserto lavoravano molto. Ma talvolta qualcuno era un po’ pigro. Così un giorno il grande Daniele disse a un giovanemonaco che stava in ozio: - Mi raccomando, fratello: se vedi uno che riposa, aiutalo!”
R. Kern
Abba Saffo, che era la semplicità in persona, quando il Vescovo di Alessandria fu ospite del suo monastero, fece servire al prelato uno spezzatino di lepre. - “Ottima, e cucinata con grande amore” – disse il Vescovo. - “Oh, quanto a questo, sì. Era il mio gatto preferito”.
R. Kern
“- Ho un pensiero che mi perseguita – confidò un monaco a un fratello. – Sono sicuro che morirò quest’anno. Gli rispose costui: - Le idee fisse sono come dei crampi, per esempio al piede. Il sistema migliore per farle sparire è camminarci sopra.”
R. Kern
I padri del deserto amavano molto lodare Dio con i loro canti e le loro salmodie. Di un fratello disse un giorno abba Ilarione: “Ha una voce così dolce che attira le mosche”.
R. Kern
“- È talmente brutto il mondo – disse un fratello a un anziano – che a volte mi sento brutto anch’io. Rispose l’anziano: - Se hai un brutto muso non incolpare lo specchio…”
R. Kern