Frasi di R. Kern

“Un fratello di Scete chiese al grande Atanasio:
- Abba, continuo a cedere ora a una passione, ora a un’altra. Che ne pensi tu?
Rispose il beato Atanasio:
- Penso che chi vuol essere cane, trova sempre un guinzaglio.”
R. Kern

“- Che cos’è l’esperienza? – chiese un novizio al proprio anziano.
- Quel che ci rimane dopo aver perduto ogni altra cosa.”
R. Kern

“A proposito di un teologo presuntuoso, si narra che abba Sisoès abbia detto:
- Non solo non ha delle idee, ma è anche incapace di esprimerle.”
R. Kern

“Abba – chiese un giorno un novizio al suo superiore – sono scandalizzato: abba Pambo mi ha detto che non ha alcuna opinione su Dio.
Gli rispose l’anziano:
- È meglio non avere alcuna opinione su Dio, che averne una indegna di lui.”
R. Kern

“- Perché, abba, dobbiamo pensare sovente alla morte?
- Per imparare a morire da vivi e non a vivere da morti.”
R. Kern

“- Abba Pambo è morto? Ma se lo ieratra è stato da lui una sola volta!
- Come si vede, fratello, che ignori i grandi progressi della medicina!”
R. Kern

“Un maestro dei novizi insisteva enormemente sull’importanza delle buone amicizie.
- La regola aurea, diceva – è pur sempre: Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei.
- Con le debite eccezioni – gli obiettò un giorno un novizio.
- Dimmene una.
- Giuda, per esempio. Chi più di lui aveva ottimi amici?”
R. Kern

“Per indicare che la via verso la perfezione non è mai priva di ostacoli, diceva abba Isaia: Liberarsi dai difetti è come farsi togliere i denti ad uno ad uno. E l’unico che ti rimane, ti duole.”
R. Kern

“- Perché mai, abba, nessuno disprezza il principe Arfamal, che pure è un idiota?
- Perché un idiota povero è un idiota, un idiota ricco è un ricco.”
R. Kern

“- Dovresti essere meno emotivo – disse un giorno abba Pitosforo al maestro dei novizi. – Quando quel nobile alessandrino è venuto a riprendersi stamani il suo figliolo, era sufficiente un saluto, non che gli gridassi: Oh mio salvatore!”
R. Kern