Tutte le frasi di Ryszard Kapuscinski
- Dal libro: Giungla polacca
- Dal libro: Imperium
“Nelle culture dove la gente vive con la paura della morte, chi è colpito da un lutto si veste di nero per allontanarla, isolarla, limitarla al defunto. Ma dove la morte è considerata solo una forma diversa, un diverso aspetto dell’esistenza, chi è colpito dal lutto si veste di bianco e di bianco veste anche il morto: lì il bianco è il colore...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Imperium
- Dal libro: Shah in Shah
“Possedere significa sbandierarlo ai quattro venti, chiamare gente a raccolta perché veda e ammiri fino a farsi uscire gli occhi dalla testa. E infatti, sotto gli occhi di una folla sempre più ostile, la nuova classe ostenta una dolce vita iraniana di una sfrenatezza, di un’avidità e di un cinismo senza limiti, che finiranno per provocare un...” (continua)(continua a leggere)
“Il fatto di appartenere a una certa civiltà non ci rende automaticamente immuni dalla minaccia del male. Il male è dentro di noi, il male sta dietro l’angolo.”
“Scrivere era rischioso e, in sostanza, lo scrivere non stava tanto in ciò che si pubblicava, quanto nelle sue conseguenze.”
- Dal libro: Ancora un giorno
“Viviamo in un mondo multiculturale sapendo ben poco gli uni degli altri.”
“Siamo sei miliardi di individui che vivono in decine di culture, religioni e lingue diverse, con migliaia di interessi, scopi, desideri e bisogni diversi. Questa società planetaria non possiede una comune scala di valori né una comune autorità che la sovrasti. Alla sua testa non c’è nessuno. Ed è talmente carica di emozioni contrastanti, che...” (continua)(continua a leggere)
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