In archivio 732 aneddoti
Il generale Robert E. Lee, una volta, parlò al presidente della Confederazione Jefferson Davis in termini entusiastici di un ufficiale sotto il suo comando. Un altro ufficiale che era presente restò sbalordito: "Generale - osservò - non sa che l’uomo di cui parla così bene è uno dei suoi più acerrimi nemici e che non perde mai l’opportunità di... (continua)(continua a leggere)
“Quando il figlio di William Wrigley, dopo la laurea, venne inviato a dirigere una delle aziende di famiglia a Seattle, il padre lo chiamò nel suo ufficio e gli chiese:
‘Ora che stai per partire dimmi, cosa vuol dire se il Direttore Commerciale e il Direttore Finanziario della filiale che andrai a dirigere vanno d’accordo?’
‘Vuol dire che gli...” (continua)(continua a leggere)Laplace presentò a Napoleone una copia della sua Mécanique céleste e l'imperatore prese a studiarla attentamente. Passato del tempo richiamò lo scienziato: "Avete scritto un lungo libro sull'universo senza menzionare neppure una volta il suo Creatore". "Signore - rispose Laplace - è un'ipotesi non necessaria". Quando Lagrange seppe della... (continua)(continua a leggere)
Nel conclave del 1740 i porporati erano incerti su chi eleggere. Il cardinale Prospero Lambertini, uomo di spirito e abile diplomatico, disse allora: "Se volete un papa santo eleggete Gotti; se preferite un politico esperto eleggete Aldrovandi; se invece vi basta un buon coglione, sono qua io".
Fu eletto proprio lui, col nome di Benedetto XIV.Ruggero Bonghi aveva ricevuto un giorno la visita di un importuno, che non accennava ad andarsene. A un tratto l’ospite si mise a elogiare le numerose pubblicazioni di Bonghi. "Non capisco - affermò, - come troviate il tempo per fare tante cose". "Lo capireste meglio se ve ne andaste", replicò con un sorriso stirato Bonghi.
“Franz Kafka, il grande scrittore ceco misconosciuto finché fu in vita, si trovava ricoverato in un ospedale di Vienna, dove era trattato con poco riguardo. Franz Werfel, lo scrittore austriaco caposcuola del movimento espressionista, volendo aiutarlo, scrisse al dottore responsabile del reparto per raccomandargli l’amico. Data un’occhiata alla...” (continua)(continua a leggere)
“Clemenceau partecipava a una battuta ufficiale di caccia insieme a un famoso poeta. 'Siete un bravo tiratore? - gli domandò - Per carità! - rispose il poeta - Sono così inesperto che oggi non tirerò neanche un colpo. Non vorrei uccidere qualcuno.' E Clemenceau, indicando un gruppo di uomini politici: 'Tirate, tirate senza scrupoli. Una volta...” (continua)(continua a leggere)
Nella spedizione di Spagna, quando fu davanti a Siviglia, Napoleone intimò al Governatore:
- "Se entro tre giorni non mi consegnerete la città, la raderò al suolo".
- "Non oserete raderla, rispose calmo il Governatore".
- "E perché?"
- "Perché vi chiamerebbero il 'Barbiere di Siviglia".
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