Insulti celebri
Insulti e offese celebri
Descrizione Tema
Denigrare, ingiuriare, insultare, irridere, offendere, oltraggiare, schernire, vituperare, vilipendere, in arte parlar male di qualcuno o verso qualcuno, è lo sport più antico del mondo. Ci si insulta per dar sfogo alla propria rabbia, per ridurre l'altro in poltiglia, per renderlo inoffensivo o, a volte, per ribadire i ruoli e le posizioni reciproche. Le offese e gli insulti rimangono come ferite aperte, e spesso gridano vendetta. A volte rimangono persino nella storia, ed alcuni assurgono a modi di dire irriverenti per canzonare, in maniera dotta e sottile, il prossimo, in un alterco che ha ben poco di educato sebbene sia mascherato da paroloni.
“Oh accidenti, nello stesso tempo che lui impiega ad ucciderne uno, io me ne faccio fuori cinque e li seppellisco pure!”
“Un becchino.”
“Ho capito che stavo invecchiando quando un giorno mi sono bloccato davanti a un manifesto: c'era Valeria Marini tutta nuda che cavalcava una mortadella. La cosa terribile è che stavo guardando la mortadella.”
“Errol una spia nazista? Mio Dio, come avrebbe potuto? Non era mai abbastanza sobrio per poter spiare qualcuno.”
“Grillo mi annoia come Dario Fo. Se passo davanti a un teatro spero che non ci sia uno spettacolo di Fo perché ho paura che una calamità mi trascini dentro.”
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