Insulti celebri
Insulti e offese celebri
Descrizione Tema
Denigrare, ingiuriare, insultare, irridere, offendere, oltraggiare, schernire, vituperare, vilipendere, in arte parlar male di qualcuno o verso qualcuno, è lo sport più antico del mondo. Ci si insulta per dar sfogo alla propria rabbia, per ridurre l'altro in poltiglia, per renderlo inoffensivo o, a volte, per ribadire i ruoli e le posizioni reciproche. Le offese e gli insulti rimangono come ferite aperte, e spesso gridano vendetta. A volte rimangono persino nella storia, ed alcuni assurgono a modi di dire irriverenti per canzonare, in maniera dotta e sottile, il prossimo, in un alterco che ha ben poco di educato sebbene sia mascherato da paroloni.
“Non so quanto questo sig.Venditti abbia capito di 'Russian', che è una canzone ambigua e ironica al tempo stesso. La mia impressione è che lui abbia una conoscenza della lingua inglese pari a quella di un bambino di cinque anni: e allora il mio consiglio spassionato è che ritorni a scuola al più presto e che impari le lingue.”
“C'è più talento in una mia scoreggia che in tutto il tuo corpo.”
“Se un giorno la vedessi galleggiare nella mia piscina, punirei il mio cane.”
“Una scoreggia nello spazio.”
“Ne fui ossessionato a tal punto da concentrare il mio delirio sulla personalità del Furher, che mi appariva [in sogno] sempre in abiti femminili. Ero affascinato dalla sua schiena tenera e grassoccia, sempre così ben fasciata nella sua uniforme... la mollezza di quella carne hitleriana suscitava in me uno stato di estasi gustativo, lattiginoso,...” (continua)(continua a leggere)
“Dustin, invece di correre, perché non provi a recitare?”
I suoi asciugamani portano scritto: "Lei" e "Avanti il prossimo".
“Per i suoi fan è una star. Ma chi la conosce bene sa benissimo che il suo istinto commerciale le farebbe vendere perfino quello che le esce dall'intestino, se potesse.”
“D'Alema? La politica è fatta di uomini, non di ometti.”
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