Insulti celebri
Insulti e offese celebri
Descrizione Tema
Denigrare, ingiuriare, insultare, irridere, offendere, oltraggiare, schernire, vituperare, vilipendere, in arte parlar male di qualcuno o verso qualcuno, è lo sport più antico del mondo. Ci si insulta per dar sfogo alla propria rabbia, per ridurre l'altro in poltiglia, per renderlo inoffensivo o, a volte, per ribadire i ruoli e le posizioni reciproche. Le offese e gli insulti rimangono come ferite aperte, e spesso gridano vendetta. A volte rimangono persino nella storia, ed alcuni assurgono a modi di dire irriverenti per canzonare, in maniera dotta e sottile, il prossimo, in un alterco che ha ben poco di educato sebbene sia mascherato da paroloni.
“A me Ambra mi fa un pippa.”
“Sotto la barba, niente.”
“Casini? Porta i voti di io, mammete e tu.”
“È uno svitato che parla a vanvera.”
“Recita come se avesse un frullatore nel culo e pensa che nessuno se ne accorga.”
“Gary Cooper? Si è fatto la fama di grande attore cercando di ricordarsi la battuta successiva.”
“L'unico partigiano torturato dai tedeschi perché tacesse.”
“Maurizio Costanzo è uno che sale sul tram e dice: «Buona camicia a tutti».
Ma cosa sei, scemo? Buona camicia a tutti? Ma se hai un collo come un san bernardo!”
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