Insulti celebri
Insulti e offese celebri
Descrizione Tema
Denigrare, ingiuriare, insultare, irridere, offendere, oltraggiare, schernire, vituperare, vilipendere, in arte parlar male di qualcuno o verso qualcuno, è lo sport più antico del mondo. Ci si insulta per dar sfogo alla propria rabbia, per ridurre l'altro in poltiglia, per renderlo inoffensivo o, a volte, per ribadire i ruoli e le posizioni reciproche. Le offese e gli insulti rimangono come ferite aperte, e spesso gridano vendetta. A volte rimangono persino nella storia, ed alcuni assurgono a modi di dire irriverenti per canzonare, in maniera dotta e sottile, il prossimo, in un alterco che ha ben poco di educato sebbene sia mascherato da paroloni.
“Il fatto che Biscardi sia iscritto al Pci dimostra che nel nostro partito c'è posto per tutti.”
“Una parentesi inutile. Dannosa. Puerile.
Anzi, no. Inutile.”“Uno di quei tappabuchi pigliatutto nati e cresciuti nelle tenebre della RAI.”
“Ho suonato e risuonato la musica dei quel vagabondo di Brahms. Che bastardo senza talento! Mi disturba che questa mediocrità piena di sé sia salutata come geniale...
Brahms è roba caotica e secca.”“I deliri musicali di un cerebroleso.”
“E un razzista, omofobico, xenofobico e sessista. Insomma: è il perfetto candidato repubblicano.”
In evidenza