Insulti celebri
Insulti e offese celebri
Descrizione Tema
Denigrare, ingiuriare, insultare, irridere, offendere, oltraggiare, schernire, vituperare, vilipendere, in arte parlar male di qualcuno o verso qualcuno, è lo sport più antico del mondo. Ci si insulta per dar sfogo alla propria rabbia, per ridurre l'altro in poltiglia, per renderlo inoffensivo o, a volte, per ribadire i ruoli e le posizioni reciproche. Le offese e gli insulti rimangono come ferite aperte, e spesso gridano vendetta. A volte rimangono persino nella storia, ed alcuni assurgono a modi di dire irriverenti per canzonare, in maniera dotta e sottile, il prossimo, in un alterco che ha ben poco di educato sebbene sia mascherato da paroloni.
“E' carina, ma all'interno del genere equino.”
“Proprio carino e con l'aria sensibile, molto alto, un po' troppo fìnocchio, come troppa gente oggigiorno, ma bello.”
“Parsifal è quel genere di opera che comincia alle sei. Dopo tre ore guardi l'orologio: segna le sei e venti.”
“George Washington non possedeva le più comuni competenze di un giovane.
Non riusciva nemmeno a dire balle.”“Come mai uno storico dell'arte di grande levatura come lui, quando c'è una discussione, è iroso e discende a così basso livello?”
“Lavorare con Cher è come rinchiudersi dentro un frullatore insieme a un coccodrillo.”
“Principio di Archimede. Tutti i corpi immersi in un liquido ricevono un colpo di telefono.”
“Soltanto Lenin, Gorky, Tolstoj e Verne sono stati tradotti più di me. Però loro sono morti, io no.”
In evidenza