In archivio 732 aneddoti
Una sera, una signora dal naso deforme invitò a cena l'economista e letterato Ferdinando Galiani. Si stava discutendo di estetica, quando Galiani disse che non esistevano donne brutte. La padrona di casa, con molto spirito, osservò: "Suvvia! Vorreste dire che io non sono brutta?". Galiani rispose: "Non lo siete affatto! Siete anzi come un angelo... (continua)(continua a leggere)
Arthur Sulzberger che fu l'editore del quotidiano New York Times dal 1935 al 1961, dava questo scherzoso consiglio ai giovani praticanti: "Per fare carriera nel giornalismo, è necessario rispettare tre regole: arrivare ogni giorno puntuale in ufficio, accettare anche le mansioni più umili e, per finire,... sposare la figlia del principale, come... (continua)(continua a leggere)
Un giorno un allievo del grande pittore Ingres vide il maestro, già vecchio, fermo davanti al portone di un museo. L’allievo gli si avvicinò e lo avvertì che essendo domenica il museo era chiuso. Il pittore divenne allora furibondo, e l’allievo gli chiese perché volesse andare al museo. "A imparare il disegno!", rispose senza esitazione.
“Il grande scrittore irlandese James Joyce (1882-1941) visse a lungo a Trieste, dove si mantenne insegnando l'inglese. Per via delle sue condizioni economiche poco floride, dovette spesso affittare alloggi a basso costo, talvolta sprovvisti persino di tavoli: in quel caso si adattava a scrivere tenendo una valigia sulle ginocchia.”
Frank Sinatra ebbe una volta a dire a suo figlio, Frank Jr.: "Non lasciarti mai più sorprendere da me a cantare in quel modo, senza entusiasmo. Se non sei eccitato da quello che stai per fare, non sei nulla".
“François de Malherbe, letterato francese che consacrò la sua poesia all'ideale del purismo linguistico, negli ultimi istanti di vita, quando era già in agonia, ritrovò per un attimo la lucidità: con l'ultimo barlume di energia che gli restava, rimproverò un'infermiera per aver usato un francese poco corretto.”
Nel 1927 il preside della Scuola d'Arte Drammatica John Murray Anderson di New York, che laureò attori del calibro di Bette Davis e Paul Newman, disse alla studentessa Lucille Ball, di cercarsi "un qualsiasi altro mestiere. Qualsiasi altro". Lucille divenne poi l'attrice famosa di decine di film e la protagonista della riuscita serie televisiva... (continua)(continua a leggere)
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