Insulti celebri
Insulti e offese celebri
Descrizione Tema
Denigrare, ingiuriare, insultare, irridere, offendere, oltraggiare, schernire, vituperare, vilipendere, in arte parlar male di qualcuno o verso qualcuno, è lo sport più antico del mondo. Ci si insulta per dar sfogo alla propria rabbia, per ridurre l'altro in poltiglia, per renderlo inoffensivo o, a volte, per ribadire i ruoli e le posizioni reciproche. Le offese e gli insulti rimangono come ferite aperte, e spesso gridano vendetta. A volte rimangono persino nella storia, ed alcuni assurgono a modi di dire irriverenti per canzonare, in maniera dotta e sottile, il prossimo, in un alterco che ha ben poco di educato sebbene sia mascherato da paroloni.
“Un idolo imprigionato dal suo immenso potere, solitario e nostalgico, dilaniato dalla contraddizione, fornito di ben due anime in malinconica lotta tra loro.”
“Un animale.”
“A me sembra un profilattico ripieno di noci.”
“Gli scrittori Mario Soldati (Psi) e Gianni Brera (Psi) sono stati trombati.
Peccato. Il Parlamento era l'unico posto in cui, dovendo parlare con gli altri, forse avrebbero finalmente taciuto.”“Aveva gli stessi occhi di uno stupratore sfigato.”
Ebbene, negli ultimi anni il prolifico romanziere ha invaso quasi ogni anno il mercato con un nuovo romanzo, uno più brutto dell'altro, alcuni decisamente ignobili. "Io e lui" e la "Vita interiore" aspiravano ad essere romanzi di soggetto turpe, ma quello che è veramente turpe in questi romanzi è la scrittura: sciatta, volgare, piatta, monotona,... (continua)(continua a leggere)
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