Insulti celebri
Insulti e offese celebri
Descrizione Tema
Denigrare, ingiuriare, insultare, irridere, offendere, oltraggiare, schernire, vituperare, vilipendere, in arte parlar male di qualcuno o verso qualcuno, è lo sport più antico del mondo. Ci si insulta per dar sfogo alla propria rabbia, per ridurre l'altro in poltiglia, per renderlo inoffensivo o, a volte, per ribadire i ruoli e le posizioni reciproche. Le offese e gli insulti rimangono come ferite aperte, e spesso gridano vendetta. A volte rimangono persino nella storia, ed alcuni assurgono a modi di dire irriverenti per canzonare, in maniera dotta e sottile, il prossimo, in un alterco che ha ben poco di educato sebbene sia mascherato da paroloni.
“Ceronetti scrive male, o almeno sa scrivere male, molto male, come in questo turpe libretto. Lo strepitoso giornalista mortuario, il grande manipolatore di tutti gli artifici della lingua... è come poeta in proprio un versificatore di terz'ordine; e come autore di pensieri ed aforismi, un pessimo scrittore.”
“Cossiga non è come Pertini, che arrivava seguito dalla scorta: è lui che segue la scorta, perché non sa dove andare.”
“Joan piange sempre molto. Penso che abbia il condotto lacrimale collegato alla vescica.”
“Uno stalinista con l'aspetto di un provinciale, che benissimo poteva aprire un salone di parrucchiere insieme a Fini.”
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