Insulti celebri
Insulti e offese celebri
Descrizione Tema
Denigrare, ingiuriare, insultare, irridere, offendere, oltraggiare, schernire, vituperare, vilipendere, in arte parlar male di qualcuno o verso qualcuno, è lo sport più antico del mondo. Ci si insulta per dar sfogo alla propria rabbia, per ridurre l'altro in poltiglia, per renderlo inoffensivo o, a volte, per ribadire i ruoli e le posizioni reciproche. Le offese e gli insulti rimangono come ferite aperte, e spesso gridano vendetta. A volte rimangono persino nella storia, ed alcuni assurgono a modi di dire irriverenti per canzonare, in maniera dotta e sottile, il prossimo, in un alterco che ha ben poco di educato sebbene sia mascherato da paroloni.
“Mi viene voglia di andare con una donna quando penso che appartengo alla stessa schiera di Cecchi Paone. Molti intelligenti sono gay, ma non tutti i gay sono intelligenti.”
“Un figlio di emigrati che, in realtà, si chiama Walter Matasschanskayasky o faceva l'attore o moriva in una sparatoria.”
“Gianni Agnelli è una persona per lo più umile, nonostante la continua vicinanza del fratello Umberto, che farebbe venire il complesso di superiorità anche a Tonino Carino da Ascoli.”
“L'ovvio dei popoli.”
“Francesco Alberoni, il sociologo per antonomasia, ha scoperto che il concetto di vacanza, che fa tanto presa sulle masse e ne sommuove le torrentizie migrazioni estive, non è che una trasposizione collettiva del sogno dell'isola felice. Anche noi sogniamo, e non soltanto d'estate, l'isola felice: un'isola in cui a nessuno sia consentito...” (continua)(continua a leggere)
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