Insulti celebri
Insulti e offese celebri
Descrizione Tema
Denigrare, ingiuriare, insultare, irridere, offendere, oltraggiare, schernire, vituperare, vilipendere, in arte parlar male di qualcuno o verso qualcuno, è lo sport più antico del mondo. Ci si insulta per dar sfogo alla propria rabbia, per ridurre l'altro in poltiglia, per renderlo inoffensivo o, a volte, per ribadire i ruoli e le posizioni reciproche. Le offese e gli insulti rimangono come ferite aperte, e spesso gridano vendetta. A volte rimangono persino nella storia, ed alcuni assurgono a modi di dire irriverenti per canzonare, in maniera dotta e sottile, il prossimo, in un alterco che ha ben poco di educato sebbene sia mascherato da paroloni.
“Bisognerebbe sempre lavarsi le mani dopo aver toccato uno dei suoi spartiti.”
- Dal libro: Diario minimo
“Mike Bongiorno convince il pubblico, con un esempio vivente e trionfante, del valore della mediocrità.”
“Craxi: nacque, nocque.”
“È assolutamente sana: la sua personalità non è sfiorata da emozioni umane, la sua ironia non ha contatti col pensiero e il suo corpo non è contaminato da tracce di femminilità. È uno zombie di zucchero.”
“Ma io a Paperetto gli vado addosso, ci passo e ci ripasso sopra sgommando, lo riduco a una nuvola di baffi.”
“La vacca bretone della letteratura.”
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